USB

Introduzione

La storia dell’informatica, è punteggiata da continue modifiche di interfacce, per quanto riguarda le porte di I/O per le periferiche esterne.  Ciascuna interfaccia infatti ha pregi e difetti, ma anzitutto nessuna è  universale, ossia capace di connettere i più disparati dispositivi, si veda ad esempio  l’IEEE1394 o FireWire di fatto è rimasta relegata alla nicchia di mercato di Apple, USB è, di fatto, l’unico standard esistente per il mondo PC, anche se non in grado di interfacciare tutto, ad esempio le reti Ethernet.

L’acronimo del termine Universal Serial Bus, è in circolazione dal 1996  dove ogni tanto c’è un’evoluzione più o meno significativa dei componenti principali.
Le prime specifiche, USB 1.0 e poi 1.1, prevedevano una velocità di trasferimento dati teorica prima di soli 1,5 Mb/s (187,5 KB/s) e poi di 12 MBit al secondo, ossia circa 1,5 MB/s, una velocità insufficiente  per il trasferimento dati degli HDD dell’epoca e così, USB servì principalmente a sostituire le vecchie porte PS/2 per mouse e tastiera e per collegare qualche periferica come stampanti , scanner, driver floppy ecc.  Nel 2000, nasce l’USB 2.0 che porta la velocità di trasferimento dati a 480 MBit al secondo, ossia circa 60 MB/s, una velocità soddisfacente  per collegare un HDD esterno.

Nel settemmbre 2008 nasce l’USB 3.0  ed il nome ufficiale del nuovo standard è SuperSpeed USB e prevede un velocità di trasferimento dati enormemente aumentata, che passa dai 480 Mb/s (60 MB/s) a 4,8 Gb/s (600 MB/s), una velocità 10 volte superiore, anche se il bus mantiene la retrocampatibilità col precedente USB 2.0.
Tuttavia gli attacchi sono leggermente diversi: per poter ospitare infatti i piedini di contatto aggiuntivi senza dover cambiare il form factor esterno (così appunto da mantenere una certa retrocompatibilità), il contatto è divenuto più profondo e i nuovi connettori saranno segnalati dalla colorazione blu della parte in plastica, inoltre il cavo più spesso e meno flessibile, ospitando due coppie di cavi intrecciate, cui si aggiunge una normale coppia per l’alimentazione e la terra e altri due cavi per i flussi dati non- SuperSpeed, quindi USB 1.1/2.0, che vanno a confluire nel connettore esattamente dove si trovavano quelli di generazione precedente. Necessaria la presenza di una schermatura intorno al cavo, mentre nelle specifiche degli standard precedenti  non lo era.

Gennaio 2013 nasce lo standard SuperSpeed USB Plus  USB 3.1. Con l’USB 3.1 è stato introdotto il connettore tipo C, il primo connettore USB reversibile. L’USB 3.1 consente di operare fino a 10 Gb/s ,più del doppio rispetto alla USB 3.0.

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